Depressione maggiore sintomi, valutazione e terapia.
Il tuo umore è depresso, triste, disperato, scoraggiato o “giù di corda”? Ti senti “spento”, come
Al giorno d’oggi i termini “triste” e “depresso” sono spesso usati come sinonimi, ma in realtà tristezza e depressione sono condizioni profondamente diverse. Imparare quando è necessario chiedere aiuto è il primo passo per riuscire a prevenire e superare un disturbo importante come la depressione.
Pensi di soffrire di depressione? Vuoi sapere se sei depresso o triste?
Lo Psicologo tra i suoi strumenti si serve di alcuni questionari autovalutativi, che descriverò in seguito, i quali sono di supporto all’ipotesi diagnostica di depressione.
Lo Psicologo spesso chiede alle persone di compilare questionari come supporto per valutare la gravità della propria depressione. Il Beck Depression Inventory rappresenta uno degli strumenti di elezione per la valutazione della depressione.
Tra gli altri questionari sviluppati per quantificare i sintomi depressivi possiamo anche citare:
Le scale sopra descritte non sono finalizzate a porre diagnosi e non possono sostituirsi alla valutazione di un professionista esperto, tuttavia possono essere utili per stimare se il proprio problema merita attenzione clinica.
Le principali scale presenti in letteratura per l’ identificazione di depressione nella popolazione geriatrica italiana sono:
Alcuni test utili per valutare la depressione nei bambini e in adolescenza sono:
Ricordo ancora una volta che tutti i test sopra elencati necessitano della preparazione di un clinico esperto per la somministrazione ed interpretazione dei punteggi.
Alcuni suggerimenti che generalmente le persone trovano molto utili e risolutivi:
È la terapia elettiva per i disturbi depressivi e si basa sulla riattivazione delle attività comportamentali vere e proprie della persona che, durante il periodo di depressione, si disattiva, inibendo comportamenti, ritirandosi socialmente, chiudendosi in sé stessa non compiendo più le azioni di prima e non svolgendo le attività piacevoli e utili che svolgeva prima a causa dell’anedonia e dell’apatia (Lewinsohn, Schaffer, 1971; Ferster, 1973).
Si basa sul principio del rinforzo (Skinner, 1953). La persona depressa smettendo di svolgere le attività smette anche di auto-rinforzarsi e quindi di provare piacere nel fare le attività. Non raccogliendo nessun rinforzo, la persona non é motivata a portare avanti la propria vita perché non riesce a trarre piacere e a vederne il senso.
L’attivazione comportamentale quindi mira a pianificare nel corso della settimana delle attività valutate utili e piacevoli dal soggetto che possono portarlo a provare un senso di padroneggiamento dell’attività stessa e quindi ad incrementare l’autostima. Queste due componenti, molto importanti, rinforzano la persona spingendola a ricompiere la stessa attività.
Il tuo umore è depresso, triste, disperato, scoraggiato o “giù di corda”? Ti senti “spento”, come