Valutazione Neuropsicologica
Valutazione neuropsicologica: cos’è e quando si fa? La valutazione neuropsicologica permette di misurare le abilità
La funzione della memoria è molto importante. La memoria a lungo termine, in particolare consente di ricordare chi sono le persone e le date più importanti nella tua vita. Senza i tuoi ricordi a lungo termine, puoi perdere la tua identità.
La memoria a breve termine è ancora più importante per molte persone. Senza una buona memoria a breve termine, potresti scoprire di avere molte difficoltà a funzionare nel mondo. Potresti spesso dimenticare quello che stai facendo di momento in momento.
È molto comune che le persone perdano la memoria in una certa misura con l’avanzare dell’età. Tuttavia, se inizi a notare problemi significativi con la tua memoria, dovresti rivolgerti ad un neuropsicologo per valutare quanto può essere esteso il problema.
I test della memoria, di cui il neuropsicologo si serve, permettono di fare un’analisi della memoria a breve e lungo termine. Vengono impiegati per diagnosticare una possibile perdita di memoria e un’eventuale patologia correlata. La valutazione della capacità del ricordo è fondamentale per pianificare esercizi di memoria mirati che possano aiutare a recuperare tale capacità.
La memoria può essere paragonata ad un enorme magazzino all’interno del quale l’individuo può conservare tracce della propria esperienza passata, cui attingere per riuscire ad affrontare situazioni di vita presente e futura
La letteratura scientifica descrive tre fasi principali dei processi di elaborazione mnestica: la fase di codifica, la fase di ritenzione e la fase di recupero. Sebbene non si tratti di stadi necessariamente separati e in sequenza, essi rappresentano l’intero processo dell’elaborazione mnestica.
L’intero processo di elaborazione mnestica nelle sue diverse fasi puo’ essere influenzato da diversi fattori attentivi e motivazionali, dalla profondita’ di elaborazione dello stimolo in fase di codifica, nonche’ dalla rilevanza emotiva dello stesso stimolo, nonche’ dall’umore e dallo stato emotivo del soggetto.
Tra i classici e i primi modelli esplicativi della memoria ritroviamo il famoso modello di Atkinson e Shiffrin (1968) postula l’esistenza di tre tipi di memoria: memoria sensoriale, memoria a breve termine (MBT) e memoria a lungo termine (MLT).
La memoria a breve termine (MBT) contiene le informazioni per un periodo di tempo molto breve, solitamente il tempo stimato corrisponde a una decina di secondi. Dopo questo tempo, la traccia decade. Un delle caratteristiche di questo magazzino mnestico è contenere contemporaneamente poche unità di informazioni. Infatti, in un soggetto adulto le unità contenibili nella MBT sono cinque più o meno due, variano a seconda delle caratteristiche del materiale da ricordare. Se queste informazioni non sono trasferite nel magazzino a lungo termine, ovviamente, decadono e spariscono.
La memoria a lungo termine (MLT) è un archivio avente capacità illimitata, dove sono conservate tutte le esperienze e le conoscenze acquisite nel corso della vita. La memoria a lungo termine si suddivide in memoria esplicita, o memoria dichiarativa, e memoria implicita, o memoria procedurale.
La memoria esplicita, o dichiarativa, comprende tutto ciò che può essere descritto consapevolmente dal soggetto ed è suddivisa in memoria episodica, memoria semantica e memoria autobiografica.
La memoria procedurale o implicita, al contrario, contiene abilità motorie, percettive e cognitive.
La memoria a breve termine è spesso il primo tipo di memoria con cui le persone hanno problemi con l’avanzare dell’età. La memoria a breve termine è responsabile della capacità di ricordare gli appuntamenti, ricordare le attività quotidiane ed essere in grado di trovare gli oggetti necessari.
I test di memoria a breve termine sono importanti perché possono aiutarti a determinare se i tuoi problemi di memoria sono una parte normale dell’invecchiamento o un sintomo di una condizione medica più difficile. L’entità della perdita di memoria può essere un indicatore di disturbi debilitanti come la demenza o l’Alzheimer, o se lieve può indicare una causa semplice e temporanea come lo stress o la privazione del sonno.
La memoria a lungo termine, invece, è responsabile di molto di più del semplice ricordo di eventi passati. La memoria a lungo termine è responsabile del ricordare chi sono le persone nella tua vita, come fare le cose che sei stato quasi sempre in grado di fare e ricordare le cose del mondo che ti circonda. Senza la memoria a lungo termine, sarebbe molto difficile vivere nel mondo.
Invecchiando, è naturale iniziare ad avere difficoltà a ricordare certe cose dalla memoria a lungo termine. Tuttavia, quando questi casi diventano frequenti, è motivo di preoccupazione.
Alcuni dei sintomi più preoccupanti che richiederebbero un test della memoria includono:
Sebbene sia comune avere alcuni problemi con il richiamo della memoria a lungo termine con l’avanzare dell’età, questi sintomi possono diventare piuttosto gravi. Se hai qualche dubbio sul fatto che i tuoi vuoti di memoria siano o meno normali o motivo di preoccupazione, potrebbe essere utile un test della memoria.
Le prove più note che valutano la Memoria a Breve Termine sono la memoria di cifre (o digit span) e il Test di Corsi (tapping seriale della posizione di cubi), che rispettivamente indagano lo span verbale e visuo-spaziale.
Trai i Test che studiano e valutano la memoria molto utilizzata è la Wechsler Memory Scale (Wechsler, Stone, 1963), costituita da 7 subtest, che indagano tutti i tipi di memoria. La scala di WAIS (Wechsler, 1955) valuta sia la capacità di ritenzione di nuove informazioni sia il ricordo di materiale precedentemente appreso.
Altri due importanti test sono Il Reattivo della figura complessa e il profilo di rendimento mnestico, entrambi di Rey:
il reattivo della figura complessa (Rey, 1941) permette di distinguere i casi di insufficienza mnemonica dai problemi di organizzazione visuo-motoria;
il profilo del rendimento mnestico (Rey,1958), formato da 7 subtest più due supplementari, è utile per l’esame individuale della memoria in soggetti adulti.
Il Test di memoria comportamentale di Rivermead (Wilson et al., 1990) è uno strumento utile nell’evidenziare i deficit di memoria quotidiana e permette di seguire eventuali modifiche nel tempo dei deficit mnestici e di pazienti cerebrolesi dopo una loro eventuale riabilitazione (Bianchi, 2008).
Inoltre, una delle tecniche più semplici utilizzate per studiare la memoria consiste nel chiedere ai soggetti di studiare una lista di parole e di rievocarne il maggior numero possibile oralmente o per iscritto. In un test di rievocazione la misura della prestazione può essere data dal numero di item correttamente rievocati e/o dal numero di errori.
Per quanto riguarda la memoria verbale si può utilizzare la lista di 15 parole di Rey (Rey Auditory Verbal Learning Test) dove viene letta al soggetto una lista di parole e si chiede al soggetto la loro rievocazione subito dopo (rievocazione immediata) o dopo un breve intervallo (rievocazione differita). Questo test consente di ottenere dati quantitativi e qualitativi sulla memoria verbale in quanto conteggia il numero di parole rievocate e la loro posizione nella lista. Con questo si può notare l’effetto primacy e l’effetto recency, relativi alla tendenza al maggiore ricordo delle prime e ultime parole della lista.
Per indagare la memoria uditivo-verbale si utilizza il Test della memoria di prosa o “raccontino” di Spinler e Tognoni , incluso in una batteria per la valutazione del deterioramento cognitivo MODA (Milan Overall Dementia Assessment) costituito da diversi sub test.
Infine, per la valutazione della memoria visuospaziale è spesso utilizzato il Test di Corsi, costituito da una tavoletta con 9 cubetti. L’esaminatore tocca i cubetti secondo un ordine che successivamente il paziente deve riprodurre nello stesso ordine.
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I neuropsicologi valutano e aiutano le persone trattando vari tipi di disturbi del sistema nervoso.
I sintomi che possono richiedere un neuropsicologo includono:
• difficoltà di memoria
• disturbi dell’umore
• difficoltà di apprendimento
• disfunzione del sistema nervoso
Con le sue conoscenze un neuropsicologo può contribuire alla formulazione della diagnosi.
Se una diagnosi è già nota spesso può approfondirla per poter accertare ulteriormente i pareri di altri specialisti.
Valutazione neuropsicologica: cos’è e quando si fa? La valutazione neuropsicologica permette di misurare le abilità
CHE COS’È LA MEMORIA? La memoria è quel processo psichico che consente all’individuo di immagazzinare, conservare